Lo Stemma della confederazione nazionale
La misericordia di antignano adotta lo stemma della confederazione nazionale e lo stemma originario della confraternita di Santa Lucia
E’ presente sulle ambulanze, divise, atti e comunicazioni, bandiere e stendardi ha una forma triangolare con la croce Latina rossa su sfondo giallo con le lettere gotiche F e M poste a lato ed eventualmente alla base rami di quercia a significare forza e saggezza oppure la scritta Misericordie. Nel bordo può essere inserito anche il tricolore segno distintivo della presenza in Italia.
- Lo Stemma della Misericordia di Antignano
Rappresentato da un ovale diviso a metà, con la parte superiore a fondo nero sui quale sono impresse !a croce latina di colore rosso ed ai lati le lettere in gotico “F” e “M” di colore giallo (“Fraternità Misericordie”). Nel sottostante ovale, in campo celeste. sono rappresentate due facile di palma, attraversate nel punto di unione da uno stiletto segno distintivo di Santa Lucia. Lo stemma si trova sulla bandiera ufficiale e sul medaglione presente nella buffa
- La Buffa
I primi Confratelli della Misericordia avevano una divisa di servizio molto diversa da quella attuale.
La divisa, meglio identificata come Veste storica, era originariamente di colore rosso.
Il rosso era un richiamo simbolico e stava a significare che le Opere di Misericordia compiute da chi la indossava erano ispirate dallo Spirito Santo. Unico segno distintivo fra i Confratelli era la medaglia con il simbolo della croce latina fra le lettere gotiche F e M indossata dai Capitani in carica.
Nel 1495 la Veste si trasforma: assume il colore nero in segno di penitenza e viene introdotto l’utilizzo della Cappa, chiamata anche “Buffa”.
Alcune Confraternite, di antica origine, che si dedicavano anche all’assistenza dei pellegrini diretti a Roma aggiungono alla Veste un “sanrocchino” (un pezzo di pelle nera di forma circolare che serve per proteggersi dalla pioggia e per trasportare meglio i pesi sulle spalle).
La semplicità della foggia era necessaria affinché i Confratelli fossero visivamente tutti uguali fra loro senza distinzione di censo o di origine.
Questa completa copertura del corpo (il cappuccio, i guanti e le ghette) erano necessari anche per garantire l’anonimato del soccorritore. La persona soccorsa non doveva sapere chi l’aveva aiutata, nel rispetto del principio evangelico che guida ancor oggi il Movimento: “non sappia la tua sinistra quello che fa la tua destra”.
Dalla seconda metà del XIX secolo, per la partecipazione alle manifestazioni pubbliche, in alternanza alla Veste Storica incominciò a entrare in uso una fascia con la denominazione e lo stemma della Confraternita, ornata con righi d’oro o d’argento per i Capi Guardia e per i rappresentanti della Confraternita, da indossarsi al braccio sopra gli abiti civili di colore scuro, preferibilmente neri.
Le prime divise di servizio delle Confraternite comparvero negli anni 20 del XX secolo, divennero progressivamente abiti più funzionali fino ad arrivare all’odierna divisa giallo-ciano.
- LA DIVISA della Misericordia di Antignano
La divisa storica dei Confratelli e costituita da una semplice veste bianca. con “bavero” posteriore, stretta ai fianchi da un cordone rosso con rosario. Di norma viene indossata anche dai componenti del Magistrato nelle funzioni istituzionali, religiose e/o di carattere funebre, mentre per i servizi di pronto soccorso e di assistenza è adottata una divisa secondo il modello indicato dalla Confederazione Nazionale delle Misericordie, attualmente di colore giallo ad alta visibilità e celeste ciano.
- Santa Lucia Patrona della Misericordia
La nostra Confraternita di Misericordia è dedicata alla Vergine e Martire Santa Lucia. Si ricorda la nascita al cielo il 13 dicembre che è il giorno nel quale si celebra anche la festa patronale.
Santa Lucia è nata a Siracusa nel III secolo è morta sempre a Siracusa, 13 dicembre 304 (citazione Santi e Beati)
E’ tra le figure più care alla devozione cristiana ed è una delle sette donne menzionate nel Canone Romano.
E’ martire sotto la persecuzione di Diocleziano a seguito di torture atroci inflittele dal prefetto Pascasio, che non voleva piegarsi ai segni straordinari che attraverso di lei Dio stava mostrando.
Lucia da luce (luminosa e splendente) è considerata la patrona dei ciechi e venerata contro le malattie degli occhi.
La leggenda racconta che alla Santa si fosse cavata gli occhi per sposarsi solo a Cristo.
Si festeggia anche come portatrice di doni ai bambini per il miracolo del bastimento di cereali a Siracusa a seguito della grave carestia.
Emblema: Occhi su un piatto, Giglio, Palma, Libro del Vangelo
Preghiera a S.Lucia (composta da Angelo Roncalli Patriarca di Venezia divenuto poi papa Giovanni XXIII)
O gloriosa Santa Lucia, che alla professione della fede, associasti la gloria del martirio, ottienici di professare apertamente le verità del Vangelo e di camminare con fedeltà secondo gli insegnamenti del Salvatore.
O Vergine Siracusana, sii luce alla nostra vita e modello di ogni nostra azione, cosicché, dopo averti imitato qui in terra, possiamo, assieme a Te godere della visione del Signore.
Amen.